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Durata: 09 Nov 2023 - 21 Nov 2023
Luogo: NIGER
Prezzo: DA € 3950
Programma di viaggio: scarica il PDF

Il Niger è un crocevia di civiltà in cui da millenni popoli di origini diverse si incontrano. La sua ricchezza
culturale risiede principalmente nella diversità della sua popolazione, che conta più di 10 milioni di
abitanti, composta da Haussas, Djerma-Songhaï, Touareg, Peul, Toubou, Kanouri, Arabi e
Gourmantché, caratterizzata da due mondi che si affiancano e convivono armoniosamente, nomadi e
sedentari, o allevatori e contadini, ognuno con le proprie particolarità culturali.Paese cerniera tra il
nord e il sud del Sahara, confina con Libia, Algeria, Ciad, Nigeria, Benin, Burkina Faso e Mali. Il Niger è
un crocevia di civiltà secolari. Le testimonianze di queste culture si leggono nelle popolazioni stesse
attraverso i loro usi e costumi, i loro abiti, i loro habitat, i loro ornamenti, i loro dialetti, ma anche nella
creazione artigianale, l’architettura e le cerimonie e attività tradizionali (matrimonio, battesimo, morte,
lavoro, pesca, caccia, ecc.).Esplorare il Niger significa viaggiare fuori dai sentieri battuti dove la natura
e l’autenticità e/o l’identità culturale sono ancora pienamente preservate. Questa identità culturale è
riscontrabile nella vita quotidiana delle popolazioni, in occasione di feste periodiche come la cura del
sale, feste nomadi come guérewol, hotoungo, biano, feste sedentarie come wassa-kara, la festa
animista azna, la tradizionale lotta; nei musei regionali che raccolgono tutte le specificità del Niger in
termini di artigianato, arte, cultura e storia, arte rupestre, ecc.A questo proposito, il Museo Nazionale
di Niamey (la capitale) è uno dei più belli d’Africa grazie alla sua originalità e diversità. Infatti, ospita
tutti i tipi di habitat tradizionali del Niger e collezioni preistoriche, etnografiche, ornitologiche e
faunistiche, testimonianze di affreschi rupestri dell’Aïr, nonché strumenti musicali tradizionali e costumi
nazionali. I musei nazionali e regionali di Niamey costituiscono una sorta di conservatorio delle civiltà
del Niger.Anche l’architettura delle città e della campagna non è tralasciata perché ha notevoli
particolarità culturali nazionali per ogni visitatore. Si trova principalmente nei dintorni di alcune aree
fortificate di un tempo a Zinder (distretto di Birni) e Agadez (distretto vecchio).

GIORNO 1
Italia – Volo – Niamey
Partenza dall’Italia con volo di linea per Niamey. Arrivo all’aeroporto di Niamey e trasferimento in minibus all’hotel termunis o grand hotel ,hotel univers o similare. L’origine di Niamey è incerta: villaggio di pescatori Songhai per alcuni, villaggio di agricoltori Fulani e Maouri per altri. Si dice che il nome derivi da un albero “Niamey pour Nia” che in Djerma significa “la riva dove l’acqua è presa”Per via della sua posizione, lontana dalle più importanti piste commerciali, fu ignorata da grandi esploratori come Heinrich Barth, che pur si fermarono ad esplorare altre zone del paese. Inizialmente scelta come capoluogo amministrativo della Francia nel 1903 per la sua vicinanza con il fiume Niger ed il grande mercato che si trovava nelle prossimità, rimase in secondo piano rispetto alla più centrale Zinder dal 1911 al 1926, quando divenne definitivamente la capitale. Ha conosciuto il suo sviluppo negli anni ’40 ed è oggi Capitale popolosa e multietnica con una parte amministrativa e residenziale separata dal centro città dedicato al commercio.il Museo Nazionale di Niamey (la capitale) è uno dei più belli d’Africa grazie alla sua originalità e diversità. Infatti, ospita tutti i tipi di habitat tradizionali del Niger e collezioni preistoriche, etnografiche, ornitologiche e faunistiche, testimonianze di affreschi rupestri dell’Aïr, nonché strumenti musicali tradizionali e costumi nazionali. I musei nazionali e regionali di Niamey costituiscono una sorta di conservatorio delle civiltà del Niger. Anche l’architettura delle città e della campagna non è tralasciata perché ha notevoli particolarità culturali nazionali per ogni visitatore. Si trova principalmente nei dintorni di alcune aree fortificate di un tempo a Zinder (distretto di Birni) e Agadez (distretto vecchio)

GIORNO 2
Niamey – Agadez.
Volo per Agadez. Non si può andare nel Sahara nigerino senza visitare Agadez, affascinante con le sue strade sabbiose, la sua architettura in fango di stile sudanese, la gente che vi si incontra. Qui le popolazioni nomadi, Tuareg e Tebu, si mescolano a quelle sedentarie nere come gli Haussa. Nella città vecchia le case sono tutte costruite in banco, impasto di argilla, sterco e paglia, e le facciate a volte sono decorate con motivi geometrici in rilievo o dipinte. Su tutto svetta il minareto della moschea, simbolo di Agadez. Proprio lì vicino sorge il vecchio palazzo del sultano e si trova il mercato, che fornisce al visitatore una carrellata di genti diverse in abito tradizionale ed una ricca scelta di oggetti artigianali tra cui le famose “croci di Agadez”, gioielli cesellati in argento di forme diverse a seconda del luogo di provenienza. Cena libera e pernottamento in albergo.

GIORNO 3-4-5-6-7
Agadez-Dabous-Iférouane – Iwellen-Tezerzek -Montagne blu -Adrar Chiriet-Arakao
Al mattino presto partenza con le vetture fuoristrada lungo la pista che si snoda tra i rilievi e le minuscole oasi di montagna dell’Aïr. E’ un territorio di 400 km di lunghezza per 250 di larghezza, tradizionalmente abitato da Tuareg. Qua e là graffiti di scene di vita quotidiana e di caccia, con rappresentazioni di animali che facevano parte della grande fauna di un tempo, impreziosiscono le pareti di alcuni siti come Kori Dabous o Tizirzek e raccontano una storia millenaria, testimonianza di un antico Sahara, fertile e frequentato dall’Uomo. A Dabous, sulla “via dell’uranio” che porta ad Arlit, in direzione di Gougaram, due giraffe a grandezza naturale sono incise nella roccia con dovizia di dettagli. Davvero una chicca! La pista a volte è dura e tortuosa, poi, una volta raggiunta la valle di Ouederen, il terreno consente di procedere spediti ed offre la possibilità di incontrare qui gruppi di nomadi tuareg con le loro mandrie. Fino al villaggio di Iférouane, dagli orti fiorenti che offrono freschi approvvigionamenti ai viaggiatori che si preparano alla traversata del Ténéré. E’ una piccola oasi di montagna posta a 770 metri d’altezza ai piedi dei monti Tamgak. I Kel Ferwan, in parte sedentarizzati, abitano le caratteristiche capanne circolari disseminate sotto grandi acacie. Una fascia di palme fornisce l’ombra necessaria alle coltivazioni e l’irrigazione viene fatta ancora a trazione animale: asini e dromedari con un lento va e vieni traggono dai pozzi la preziosa acqua che viene incanalata negli orti, i “giardini dell’Air”. E’ un’isola verde nel cuore del deserto, ed altre ve ne sono nella regione che garantiscono ai vari insediamenti un habitat favorevole. Ad Iferouane è possibile partecipare a un evento tradizional.

Dopo le montagne, partiamo verso nord per scoprire il grande sito di grafitti rupestres del Air ,Iwellen zona molto seguita del etonologo Davis Colson per chi fossi interessato della preistoria per dopo immergerci nella dune sabbie del Ténéré e le alte, sinuose e scenografiche dune di Temet. Si scavalcano e si aggirano cordoni di dune per raggiungere le incantevoli Montagne Blu, il cui marmo all’imbrunire si tinge di un colore azzurrino. Poi è l’apoteosi di dune e guglie rocciose dell’Adrar Chiriet, groviglio di creste e crepacci espugnati dalle bionde sabbie del Teneré. Unico! Si attraversa allora l’Erg Brusset per giungere alla “chela del granchio”, Arakao, cratere aperto sul deserto invaso da un alto cordone di sabbia, quasi a formare un’immensa fibbia berbera. Più in là, sempre scendendo verso sud, ecco i siti di Agamgam e Anakom, ricchi di graffiti preistorici… Sono i possenti bastioni orientali dell’Aïr assediati dalle sabbie del grande Ténéré, un contrasto spettacolare, inebriante. Sono giorni di grande impatto, di paesaggi solenni, di magia e struggente poesia! Indimenticabili! Campi.

GIORNO 8-9-10
Arakao-Kogo-Timia-Agadez
In mattinata partenza con le vetture fuoristrada lungo la pista che si snoda nel Massiccio dell’Aïr dove sono frequenti gli incontri con i Tuareg. Faremo una visita alle rovine di Assodey vecchia capitale del air. Prima di arrivare al oasis di Timia ,Visita alla cascata di Aguelman, che ha scavato e modellato le scure pareti di roccia creando morbide curve come in un’opera d’arte. Proseguiamo verso Timia ( possibilità di vedere il drumague ,festa tradizionale), oasi verde e fresca abitata da circa 7000 Tuareg della tribù Kel Oui, posta in una bellissima valle nel cuore dell’Aïr. La presenza di catene montuose e di una falda ricca d’acqua a poca profondità hanno creato un ambiente favorevole al giardinaggio:
caratteristici sono i rigogliosi orti, giardini e frutteti (un tripudio di melograni, pompelmi, uva, arance) che irrigati permanentemente producono verdure, frutta e cereali venduti ai mercati. Sono circa 300 le famiglie che hanno un giardino di proprietà, e poi ci sono i proprietari delle palme da dattero nella palme, che a Settembre, dopo la stagione delle piogge, raccolgono i loro frutti per farli seccare e vendere ad Agadez in cambio di tessuti e altri beni oppure si recano a Bilma per cambiarli con il natron, il sale per gli animali. La popolazione è dedita ai tre mestieri: giardiniere, cammelliere o allevatore (capre, buoi e cammelli). I bambini sono numerosissimi e sbucano incuriositi e intimoriti da ogni dove, alla scuola apprendono il francese dagli insegnati Haussa, i pochi che qui si sono fermati.

GIORNO 11
Agadez – Niamey
La città di Niamey, sorta come villaggio agricolo sulle sponde del fiume Niger, conobbe un notevole sviluppo dopo che, nel 1903, i Francesi ne fecero un avamposto militare, fino a diventare capitale, nel 1926. La sua espansione ha riguardato prevalentemente la zona a nord del fiume mada quando è stata terminata la costruzione del ponte Kennedy (1970), anche la parte sud ne è stata interessata; oggi è il principale centro economico e culturale del Paese: qui lavorano artigiani, commercianti e funzionari che arrivano da tutto il Niger e dai Paesi confinanti, ci sono università ed Istituti di Ricerca, l’aeroporto internazionale ed un importante Museo Nazionale, nonché i caratteristici mercati tipici delle grandi città africane. Sistemazione in Albergo Terminus o similare.

GIORNO 12
Niamey – Volo – Italia
Niamey capitale della repubblica del Niger ,città abbastanza moderna sistemazione in Albergo-Al mattina giornata per la visita di Niamey, del museo di Niamey . Camera a disposizione per day use Pranzo e cena libera e in serata trasferimento in Aeroporto per volo di rientro o pernottamento a secondo l’operativo dei voli.

Giorno 13
Volo – Italia
Cambio aeromobile e arrivo in Italia. Fine dei nostri servizi.

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