fbpx
Tel: (+39) 055.4627448 — Cell (solo emergenze): (+39) 370.3357615
Chat Whatsapp
Namibia Magnifica
Durata: 15 giorni e 12 notti
Luogo: namibia
Prezzo: 4762 €
Programma di viaggio: scarica il PDF

GIORNO 1
Italia – volo
Arrivo in aeroporto, disbrigo delle formalità e partenza per Windhoek. Notte in volo.

GIORNO 2
Volo – Windhoek
Arrivo a Windhoek per il primo pomeriggio, disbrigo delle formalità doganali e incontro con il personale addetto per il trasferimento al lodge; pernottamento in B&B. Pasti liberi.

GIORNO 3
Windhoek – Deserto del Kalahari
Colazione e partenza alle 11:00 del mattino, viaggio di circa 300 km verso sud, attraversando Mariental, nota anche come la “porta del Kalahari”. All’arrivo, sistemazione al lodge in tempo per un pranzo leggero (non incluso). Nel pomeriggio, escursione per esplorare la fauna e la flora del territorio sottostante, concludendo la giornata con un suggestivo aperitivo nel bel mezzo del Kalahari (anch’esso non incluso). Infine, nel tardo pomeriggio, ritorno al lodge per la cena e pernottamento.

Struttura: Camelthorn Kalahari Lodge o similare
Tipologia: lodge
Formula: HB

Il deserto del Kalahari, con un’estensione di 750.000 km², si estende principalmente nel Botswana, con un lembo a sud che raggiunge la Repubblica Sudafricana e il margine occidentale che si estende nella Namibia. Morfologicamente, il Kalahari assomiglia più a una steppa che a un deserto vero e proprio. Il suo nome, Kalahari, significa “la grande sete”, rendendolo un luogo molto inospitale e scarsamente abitato. Questo nome deriva dall’anglicizzazione del termine Kgalagari, utilizzato per indicare gruppi bantu insediati nello Stato del Botswana, linguisticamente e culturalmente vicini ai Cwana. Probabilmente vivono in queste terre come cacciatori-raccoglitori da almeno ventimila anni. L’organizzazione sociale si basa sulla presenza di clan e lignaggi patrilineari, con una popolazione principalmente composta da pastori di bovini e capre e cacciatori. Oltre ai vari metalli, la regione ospita una delle più grandi miniere di diamanti al mondo, situata a Orapa nel Makgadikgadi. La parte namibiana del Kalahari è caratterizzata da sabbie rosse ricoperte di erba sottile, spesso dorata, e punteggiata da alberi di acacia e una variegata fauna selvatica, tra cui antilopi, orici, sciacalli, iene, leoni, suricati e ghepardi, oltre a diverse specie di rettili e uccelli.

GIORNO 4
Deserto del Kalahari – Deserto del Namib Naukluft
Partenza alle 09:30 con 330 km di viaggio, che richiederanno circa 4 ore e 30 minuti, in direzione Ovest verso l’antico Deserto del Namib Naukluft. Durante il tragitto, attraverserete le maestose Namib Naukluft Mountains prima di raggiungere il deserto del Namib. Questo deserto offre una combinazione di spettacolari paesaggi desertici e imponenti montagne. Il vostro alloggio sarà presso un lodge situato sotto la protezione di una duna formata da una cresta di sabbia fossilizzata, che ha avuto origine ben 20 milioni di anni fa. Dopo l’arrivo al lodge, avrete l’opportunità di ripartire nel pomeriggio per una escursione fino alla cresta, godendo di un paesaggio mozzafiato.
Struttura: Agama Lodge o similare
Tipologia: lodge
Formula: HB

GIORNO 5
Sossusvlei
Sveglia prima dell’alba (l’orario viene comunicato dalla guida la sera prima), colazione e partenza alla scoperta di uno dei deserti più scenografici al mondo. All’apertura del cancello si solcherà il Namib Desert, visitando la Dune 45, la Big Daddy (i più sportivi possono scalare) e la Dead Vlei, per terminare con la visita del Sesriem Canyon. Rientro al lodge, tempo per il pranzo (non incluso) e tempo libero per un po’ di relax, successivamente cena e pernottamento.
Struttura: Agama Lodge o similare
Tipologia: lodge
Formula: HB

Sossusvlei, un luogo di magici contrasti cromatici, si estende in questa parte del mondo. Le dune rossastre creano una cornice per l’azzurro celestiale del cielo, mentre il nero degli alberi “camelthorn” e il bianco del terreno argilloso completano questo quadro affascinante. Dead Vlei, una depressione circondata da monumentali dune, porta con sé un significato letterale: “palude morta” (dead) e “pantano” (Vlei). Questo luogo è una palude di argilla bianca, circondato dalle più alte dune di sabbia al mondo, alcune delle quali raggiungono addirittura i 300/400 metri d’altezza. Centinaia di alberi d’acacia morti, che un tempo fiorivano rigogliosi grazie alle acque del fiume Tsauchab, punteggiano questa terra. Circa 900 anni fa, il fiume, spostandosi a causa dei movimenti delle dune, ha cambiato il suo corso, lasciando la Dead Vlei completamente arida e causando la morte di tutte le acacie. Durante una stagione delle piogge particolarmente abbondante, la palude si riempie, offrendo una riserva d’acqua sia per gli animali sia per le piante, che normalmente sopravvivono grazie alla rugiada del mattino. All’interno del Parco, spiccano due dune notevoli: la Duna di Elim, alta oltre 300 metri, e la celebre Duna 45, distante 45 km dall’ingresso e alta 150 metri.

GIORNO 6
Sossusvlei – Solitaire – Swakopmund
Direzione Nord, percorrendo circa 300 km e impiegando circa 4 ore, verso la costa. Durante il viaggio, sosta a Solitaire. Il nome del luogo ha un’origine curiosa: nel 1948, un colono tedesco acquistò questo terreno, dove sua moglie scoprì uno dei diamanti più grandi della Namibia. Tuttavia, nonostante la preziosa scoperta, il luogo emanava anche un senso di solitudine. Solitaire è famoso per la sua torta di mele, che potrai gustare insieme a una tazza di caffè o Rooibos tea. Dopo una pausa pranzo (non inclusa) in un ristorante locale lungo il percorso, riprendi la tua avventura in direzione della storica e pittoresca Swakopmund. All’arrivo, effettua il check-in presso la guest house. La cena (non inclusa) sarà servita in un ristorante riservato a cura di Gondwana, su richiesta. Infine, potrai riposarti e pernottare in hotel.
Struttura: Swakopmund Plaza Hotel
Tipologia: hotel
Formula: B&B

La graziosa cittadina di Swakopmund, situata sulla costa atlantica, sorge in corrispondenza della foce a delta del fiume Swakop. Il suo nome, in tedesco, significa “foce dello Swakop”. Circondata dal deserto e dall’Oceano, Swakopmund presenta un caratteristico aspetto bavarese: le case dai tetti appuntiti, le insegne in lingua tedesca spesso scritte con caratteri gotici. La nebbia avvolge sovente la città fino a tarda mattinata, quando un forte vento la spazza via. Nel 1884, al termine delle trattative della Conferenza di Berlino, gran parte del territorio dell’odierna Namibia fu assegnato alla Germania, formando l’Africa Tedesca del Sud-Ovest. Nel 1890, i tedeschi fondarono la città principale, Windhoek, attuale capitale. Tuttavia, poiché l’unico insediamento portuale della colonia, Walvis Bay, era stato dichiarato enclave britannica dal Congresso, i tedeschi decisero di costruire un proprio porto sull’Atlantico. La scelta cadde sulla foce del fiume Swakop, grazie alla buona disponibilità di acqua dolce. Il tratto di costa nei dintorni della foce non offriva alcun riparo naturale alle navi attraccate, ma questa situazione era comune per gran parte della costa della Namibia. La data esatta della fondazione di Swakopmund risale al 4 agosto 1892, giorno in cui l’equipaggio di una nave chiamata Hyäne (“iena” in tedesco) eresse due segnali su una grande duna, vicino all’attuale faro. I primi abitanti dell’insediamento furono 120 soldati delle Schutztruppen e 40 coloni, portati a Swakopmund da un’altra imbarcazione, la Marie Woermann.

GIORNO 7
Swakopmund – Walvis Bay
Sveglia di buon mattino e colazione al The Delight. Poi, alle 9 del mattino, inizia un viaggio di circa 30 minuti attraverso il deserto, percorrendo 30 km. La destinazione? La pittoresca cittadina di Walvis Bay, situata sulla baia omonima dell’Oceano Atlantico. Walvis Bay occupa una posizione strategica come punto di sosta intermedia sulla strada per il Capo di Buona Speranza. La sua storia è segnata da contese internazionali, e la presenza del frangiflutti naturale di Pelican Point ha favorito l’insediamento di numerosi coloni europei. Il nome della città deriva dall’olandese “Walvisbaai”, che significa “Baia delle balene”. Questa baia, con le sue acque profonde, ospita una ricca vita marina e abbondante plancton, attirando le balene che vi si recano regolarmente. Walvis Bay è il principale porto della Namibia, nonché un centro in rapido sviluppo per l’industria ittica e una meta turistica affascinante. Durante il giorno, avrai tempo per esplorare le diverse attività offerte: kayak nella laguna di Walvis Bay, crociere con i delfini, sand-boarding, quad e persino skydiving. Un’opzione adrenalinica è l’escursione alle dune scintillanti di Sandwich Horbure, raggiungibili in 4×4. Nel tardo pomeriggio, tornerai a Swakopmund per la cena e il pernottamento in hotel. Ricorda che le escursioni non sono incluse nel pacchetto, così come il pranzo e la cena.
Struttura: Swakopmund Plaza Hotel
Tipologia: hotel
Formula: B&B

Sandwich Harbour, situato a circa 80 chilometri a sud di Swakopmund, fa parte del Parco Nazionale del Namib Naukflut, uno dei parchi naturalistici più grandi e variegati al mondo. Il suo nome deriva dal termine afrikaner “sandfische”, che significa “pesce”. Secondo altre teorie, il nome proviene da una baleniera inglese, chiamata appunto “Sanwich”, che rimase bloccata nella baia per mesi a causa delle cattive condizioni del mare, prima di ripartire verso l’Oriente. Sandwich Harbour era un importante porto commerciale fino alla fine dell’Ottocento, ma oggi non ne rimane alcuna traccia tangibile. Una leggenda popolare narra che nel Settecento una nave inglese diretta verso l’India, con a bordo un carico d’oro, si incagliò nella baia e il prezioso carico andò disperso tra le dune, dove si troverebbe ancora sepolto. Tuttavia, non è solo questa leggenda a rendere magico questo luogo. La sua bellezza risiede nella natura incontaminata, nella sua fisionomia e nel paesaggio mozzafiato che offre.

GIORNO 8
Walvis Bay – Damaraland
Partenza verso Nord-Est alle ore 8:30, in direzione della catena montuosa dell’Erongo e della vasta regione del Damaraland, percorrendo circa 330 km in 4 ore e 30 minuti attraverso i suoi spettacolari ammassi granitici. Durante il viaggio, faremo una fermata per ammirare il famoso Spitzkoppe, con le sue formazioni rocciose, tra cui il celebre Rock Arch, unico nel suo genere. Avremo tempo per il pranzo e poi ripartiremo verso il lodge, con arrivo previsto al tramonto. Cena e il pernottamento.
Struttura: The Uis Elephant Guesthouse o similare
Tipologia: lodge
Formula: HB

Lo Spitzkoppe, noto anche come Spitzkop, Groot Spitzkop o Matterhorn della Namibia, è una formazione montuosa costituita da diversi picchi granitici nel deserto del Namib. La roccia, completamente spoglia di vegetazione, ha più di 700 milioni di anni. La vetta più alta raggiunge i 1784 metri sul livello del mare e si erge quasi a picco per 700 metri sopra l’altopiano circostante. Vicino allo Spitzkoppe si trova un’altra vetta meno elevata, chiamata Piccolo Spitzjoppe, con 1584 metri sul livello del mare, e una catena montuosa nota come Monti Pontok. Attualmente, la scalata allo Spitzkoppe è alla portata delle tecniche moderne di alpinismo, ma in passato rappresentava un obiettivo relativamente ambizioso. Questo a causa della sua posizione isolata, del clima difficile del deserto e della totale mancanza di acqua. Secondo una leggenda probabilmente infondata, un soldato tedesco avrebbe raggiunto la cima dello Spitzkoppe nel 1904 (quando la Namibia era ancora l’Africa Tedesca del Sud-Ovest) e avrebbe acceso un fuoco sulla vetta. Tuttavia, il soldato non fece mai ritorno e il suo corpo non fu mai ritrovato. La prima scalata documentata fu completata nel 1946 da una squadra di Città del Capo guidata da S. Le Roux. Una seconda spedizione, composta da O’Neil, Shipley e Schaff, scoprì un nuovo percorso di accesso che passava dagli estremi settentrionali del picco, ma non riuscirono ad arrivare alla cima.

GIORNO 9
Etosha National Park – Twyfelfontein – Etosha National Park
Giornata dedicata al più grande “museo all’aria aperta” di tutta l’Africa del Sud. Twyfelfontein, una straordinaria combinazione di oltre 2.000 pitture rupestri ed incisioni, è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Queste testimonianze artistiche sono state lasciate dai boscimani e sono sparpagliate su tutta la superficie dell’area in questione. Pranzo (non incluso) e poi visita alla Montagna Bruciata, dichiarata monumento nazionale della Namibia dal 15 settembre 1956, ovvero una collina con una colata di lava di 80 milioni di anni solidificata ai piedi di una cresta vulcanica di 12 chilometri di lunghezza. A breve distanza si trovano le canne d’organo, una formazione rocciosa che comprende un gruppo di basalti colonnari che assomigliano fortemente a canne d’organo. Queste bizzarre creazioni naturali si sono formate circa 150 milioni di anni fa a seguito dell’intrusione di lava liquida in una formazione rocciosa di ardesia, che nel corso del tempo è stata esposta dall’erosione. Ripartenza per il Parco Nazionale di Etosha nel tardo pomeriggio, il viaggio durerà 3 ore e mezza circa e percorreremo 320 km. Arrivo al lodge per la cena e pernottamento.
Struttura: Toshari, Etosha Village o similare
Tipologia: lodge
Formula: HB

Twyfelfontein, situata in Namibia, è rinomata per le sue incisioni rupestri e graffiti risalenti all’età della pietra, che adornano le rocce di arenaria. Questo sito è stato dichiarato monumento nazionale nel 1952. Si crede che tali disegni siano stati realizzati dagli antenati dei moderni San (Boscimani). Sebbene la datazione sia incerta, si stima che i disegni più antichi possano avere oltre mille anni. Le incisioni raffigurano principalmente scene di caccia a vari animali, tra cui elefanti, leoni, rinoceronti, giraffe, otarie e altri. Molte di queste rappresentazioni sono accompagnate dalle impronte degli stessi animali. Il paleontologo francese Henri Breuil ha definito questi disegni “paesaggi dell’anima”. Il nome Twyfelfontein si riferisce sia alla sorgente che alla valle, nonché all’intera area circostante. Questo luogo è diventato una popolare attrazione turistica e include anche la Foresta pietrificata di Khorixas. La valle di Twyfelfontein fu abitata, a partire da circa 6000 anni fa, da gruppi di cacciatori-raccoglitori dell’età della pietra, appartenenti alla cultura di Wilton, che crearono numerose opere d’arte rupestre. Successivamente, tra 2500 e 2000 anni fa, giunsero nella valle i Khoikhoi, un gruppo etnico correlato ai Boscimani. Anche i Khoikhoi realizzarono incisioni rupestri, ma queste si distinguono nettamente dalle opere precedenti.

GIORNO 10
Etosha National Park
Giornata nel Parco Nazionale Etosha, il più vasto parco naturale di tutta la Namibia. Partiremo in fuoristrada 4×4, accompagnati da un esperto ranger, per un emozionante safari alla scoperta della fauna selvatica namibiana. Nel tardo pomeriggio faremo ritorno al campo base per la cena e per trascorrere la notte.
Struttura: Toshari Etosha Village o similare
Tipologia: lodge
Formula: HB

Creato nel 1907, l’Etosha è stato uno dei primi Parchi Nazionali Faunistici istituiti per la protezione della fauna e della flora. Inizialmente, l’area del parco copriva 100.000 chilometri quadrati, rendendolo all’epoca la più grande Area Protetta al mondo. Tuttavia, verso il 1960, il parco subì una progressiva riduzione fino a raggiungere l’attuale estensione di circa 23.000 chilometri quadrati. Il centro dell’Etosha è costituito da un “pan”, un bacino di sale perfettamente piano che brilla alla luce del sole. Questo spazio bianco offre una protezione agli animali più vulnerabili, poiché l’assenza di vegetazione non fornisce nascondigli ai pericolosi predatori. Il nome “Etosha” significa “grande luogo bianco”, facendo riferimento al colore del suolo del deserto salino che costituisce il 25% dell’area del parco. Si ritiene che fino a circa 12 milioni di anni fa, questa zona fosse un lago poco profondo, alimentato dal fiume Kunene. Successivamente, il corso del fiume cambiò e l’area si trasformò in un semi-deserto. All’interno del parco, seguendo piste in terra battuta, è possibile avvistare gruppi di elefanti radunati attorno alle pozze d’acqua, branchi di erbivori in movimento tra i boschetti di acacie e leoni in agguato tra i cespugli vicino alle pozze. La scarsità di bacini d’acqua richiede un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano. In ordine di importanza, gli animali si dispongono come segue: elefanti, predatori, erbivori e infine volatili. Gli animali aspettano pazientemente il loro turno, raggruppandosi attorno alle pozze per soddisfare la loro sete.

GIORNO 11
Etosha National Park – Grootfontein
Dopo aver gustato la prima colazione, ci prepariamo per un emozionante safari verso il lato orientale del Parco Etosha. Qui, il paesaggio si presenta arido e selvaggio, con una bellezza aspra e incontaminata. Durante il tragitto, è comune fare delle soste per osservare da vicino la fauna selvatica che si avvicina alle pozze d’acqua per abbeverarsi. Continuiamo il nostro viaggio fino alle vicinanze di Grootfontein, una località dove alcuni Boscimani di etnia Khwe hanno scelto di stabilirsi. Questi antichi cacciatori-raccoglitori condividono con noi la loro cultura e la loro conoscenza della natura. È un incontro speciale che ci permette di immergerci nella storia e nelle tradizioni di questa regione. Infine, raggiungiamo il nostro lodge per la cena e il pernottamento.
Struttura: Fiume Lodge o similare
Tipologia: lodge
Formula: HB

I San sono un popolo che abita il Kalahari, una vasta regione che si estende tra Sudafrica, Namibia e Botswana. I San sono strettamente imparentati con i khoikhoi, e insieme formano il gruppo noto come khoisan, o più comunemente, Boscimani. Tuttavia, i Boscimani preferiscono essere chiamati semplicemente “boscimani”, nonostante questa denominazione possa risultare offensiva per molti occidentali, poiché letteralmente significa “uomini della boscaglia”. Le prove archeologiche indicano che i San abitano l’Africa meridionale da almeno 22.000 anni. Insieme ai pigmei dell’Africa centrale, i boscimani sono stati considerati una possibile fonte della linea di discendenza del DNA mitocondriale della Eva mitocondriale. I Boscimani sono principalmente cacciatori-raccoglitori e sono noti per aver sviluppato un particolare sistema di comunicazione manuale durante la caccia. Utilizzano frecce avvelenate con la linfa di una pianta chiamata Euphorbia damarana, il che ha guadagnato loro il soprannome di “uomini-scorpione”. Nell’attuale Sudafrica, i boscimani sono stati largamente assimilati, quasi fino alla totale estinzione, nel gruppo dei coloured o griqua. Quest’ultimo gruppo ha avuto origine dall’unione dei boeri (discendenti dei coloni olandesi) con donne khoisan. Dal 2002, i boscimani del Botswana hanno intrapreso un’azione legale per impedire alle autorità di rimuoverli dalla Riserva Faunistica del Kalahari Centrale, che rappresenta la terra dei loro antenati. I boscimani sostengono che il governo del Botswana stia cercando di distruggere la loro cultura attraverso la sedentarizzazione forzata e la persecuzione della loro identità culturale.

GIORNO 12
Grootfontein – Waterberg
Dopo la prima colazione, visiteremo il Museo Vivente Khwe, che offre un’affascinante visione dell’antica cultura dei cacciatori-raccoglitori San. Il villaggio del museo è costituito da diverse capanne di erba tradizionali, attorno alle quali viene illustrato lo stile di vita originale e la cultura precoloniale dei Khwe. I visitatori avranno l’opportunità di assistere a danze tradizionali, farsi un’idea del mondo ancestrale e immergersi completamente nella vita storica dei Khwe, attraverso i sensi del vedere, annusare e sentire. Il museo attribuisce grande importanza alla presentazione dell’antica cultura dei cacciatori-raccoglitori, esattamente come era un tempo e nel modo più autentico possibile. Successivamente, il viaggio proseguirà verso la regione del Waterberg, luogo fatidico della rivolta degli Herero contro il dominio coloniale tedesco. Questo capitolo inglorioso della storia sarà oggetto di riflessione mentre ci dirigiamo verso il lodge nel tardo pomeriggio per la cena e il pernottamento

Il Parco Nazionale dell’altopiano Waterberg, situato nel centro della Namibia, è un’area naturale protetta che abbraccia l’omonimo altopiano. Fondato nel 1972, questo parco è un rifugio per numerose specie in via di estinzione, grazie alla sua posizione remota e difficile da raggiungere, che scoraggia i bracconieri. Tra le specie che vi trovano riparo ci sono i rinoceronti neri (introdotti nel Plateau nel 1989), il rinoceronte bianco, le antilopi nere e le antilopi roane. L’ecosistema del Parco è incredibilmente ricco e ospita una varietà di animali. Tra le specie presenti, puoi trovare: licaoni, damalischi, bufali, galagoni, leopardi, Ghepardi e oltre 150 specie di uccelli, tra cui l’aquila nera africana, il pappagallo di Ruppell, il corridore delle rocce e alcune specie di buceri.

GIORNO 13
Waterberg – Okahandja – Windhoek
Colazione al campo e possibilità di escursione alla ricerca dei rinoceronti (non inclusa): con un po’ di fortuna, potremo osservarli da vicino, considerando che sono una specie di animale preistorico a rischio di estinzione a causa dell’azione dell’uomo). Successivamente, faremo ritorno nella capitale, dirigendoci verso sud per circa 420 km, attraversando il famoso mercato degli intagliatori di legno di Okahandja. Se il tempo lo permette, faremo una breve sosta per visitarlo da vicino. Al nostro arrivo a Windhoek, ci trasferiremo in hotel per la cena (che non è inclusa) e per il pernottamento.
Struttura: Tenbergen Pension o similare
Tipologia: lodge
Formula: B&B

GIORNO 14
Windhoek – volo – Italia
Colazione e trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro in Italia; pernottamento e pasti in volo.
Formula: B&B

GIORNO 15
Volo – Italia
Cambio di aeromobile, arrivo in Italia. Fine dei nostri servizi.

kocaeli web tasarım istanbul web tasarım ankara web tasarım izmit web tasarım gebze web tasarım izmir web tasarım kıbrıs web tasarım profesyonel logo tasarımı