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Durata: 19 Feb 2024 - 05 Mar 2024
Luogo: CIAD
Prezzo: DA € 2850 (INCLUSO VOLI)
Programma di viaggio: scarica il PDF

Meravigliosa spedizione nel deserto più remoto. Nel centro dell’Africa, tra Niger e
Sudan, troviamo un intricato labirinto di arenaria nel quale si sviluppano i Gueltas
canyon. Viaggio realizzato per veri e propri viaggiatori senza frontiere.

GIORNO 1
Italia – volo – N’djamena
Partenza dall’Italia. Scalo e proseguimento per N’djamena. All’arrivo a
N’djamena incontro con il personale locale e trasferimento in hotel e
pernottamento. ( con Ethiopian Airlines ed Egyptair partenza la sera del
giorno prima e arrivo a N’djamena intorno alle 12 e giornata libera e
pasti liberi.

GIORNI 2- 3 -4
N’djamena – Massaguet – Mongo – Abechè – Kalait
Partenza per Mongo. Attraversiamo la splendida e vivissima regione del
Guerà, costellata dai suoi picchi granitici e sede di alcuni dei mercati più
importanti del Chad. Sosta nel villaggio di Abtouyour, dominato
dall’omonimo picco granitico, conosciuto come la montagna degli
avvoltoi. Il panorama è veramente spettacolare. Il territorio inizia a
cambiare percorrendo la pista verso nord. Dalla savana si passa al
deserto. Arriviamo a Abechè. Abéché è la quarta città più grande del
Ciad e il capoluogo della regione di Ouaddaï. Fu un antico centro
preislamico all’incrocio di strade carovaniere, per secoli è stato un
fiorente mercato di schiavi. Dal 1850 la città era capitale del Regno di
Ouaddai fino alla colonizzazione francese. A quel tempo, era la più
grande città del Ciad con 28.000 abitanti, ma le epidemie ridussero la
popolazione a 6000 (1919). Oggi, la città è conosciuta per l’importante
mercato di prodotti agricoli (cotone) e del bestiame (ovini, cammelli).
Proseguimento su pista fino ad arrivare a Kalait, villaggio sorto in seguito
al trasferimento degli abitanti dal vicino centro di Oum Chalouba,
diventato una base militare.

GIORNO 5 – 6 – 7
Ennedi
Siamo in una regione ormai desertica, abitata dalle popolazioni nomadi
Tebu e allevatori seminomadi Zaghawa. Ci addentriamo in questo
massiccio seguendo la direzione del oued Archei, gigantesco letto di
fiume verdeggiante con direzione idrografica Nord-Est Sud-Ovest,
costeggiato e delimitato da una magnifica serie di formazioni tassiliane
arenacee, che assumono forme stravaganti di pinnacoli, castelli e
cattedrali lambiti da sinuose lingue di sabbia. Il massiccio dell’Ennedi è
un immenso altopiano di arenaria di circa 1000 m di altezza formatosi
tra i 500 e i 300 mioni di anni fa. Si estende per circa 60.000 kmq
(l’estensione della Svizzera). L’oued, che si snoda per una trentina di
chilometri, termina in un grande anfiteatro roccioso e verdeggiante da
cui iniziano le vere e proprie gole che conducono alla guelta, punto
d’acqua permanente dove i nomadi Tebu e Bideyat portano le proprie
mandrie ad abbeverarsi. La gola e la guelta sono un vero e proprio
monumento naturale; chiusa da alte e verticali muraglie di roccia
rossastra larghe alcune centinaia di metri all’ingresso, che si restringono
a circa 20-30 metri nel punto d’acqua permanente. Fulcro di vita, la
millenaria guelta è l’incredibile sede degli ultimi esemplari viventi di
coccodrilli sahariani, testimonianza di epoche remote e possibilità
davvero unica di poter ammirare gli ultimi testimoni dell’antica fauna
sahariana.. Ultime visite ad Archei e proseguimento per l’imponente
Arco di Aloba. Il paesaggio è veramente spettacolare in quest’area
remota. Da Bachikele il panorama che si apre ai vostri occhi racconta di
quanto questa terra sia unica e irripetibile. Partenza per il massiccio di
Tokou e il pozzo omonimo, per raggiungere poi il poi il campo
dell’Elefante cosiddetto per il caratteristico arco. Trai torri e pinnacoli
raggiungiamo Terkei, fantastico luogo di castelli, torri e archi di roccia
che fanno da riparo ad uno dei siti di pitture rupestri più importanti di
questa regione, denominato “dei cavalli in corsa”

GIORNI 8 – 9 – 10 -11
Fada – Mourdi – Demi – Teguedei – Ounianga
Proseguimento per Fada. Questo caratteristico villaggio sahariano
costituito da case in banco (argilla con leganti vegetali battuta e
essiccata) che circondano il vecchio forte coloniale francese è contenuto
in un’oasi verdeggiante di palme da dattero, con un piccolo mercato e
abitato principalmente dai Tubu del clan Gaeda. La sua importanza
come sede di sottoprefettura, il suo forte coloniale con una nutrita
guarnigione militare e sentinelle armate che sorvegliano la piazza
principale, fanno si che sia severamente proibito fotografare; tutto ciò a
vantaggio di una maggior possibilità di poter avvicinare e scambiare
qualche parola in francese con queste popolazioni solitamente molto
schive. L’oasi è di una rara bellezza, qui il tempo sembra veramente
essersi fermato, la civiltà che noi conosciamo è lontana anni luce da
questo posto. Fada fu occupata per sette anni dall’esercito libico nel
momento in cui invadeva il Tchad settentrionale; successivamente la
Francia aiutò la sua ex colonia a cacciare gli invasori. Si stima che
l’esercito libico nella sua ritirata abbia abbandonato circa il valore di un
miliardo di dollari in attrezzature militari. E’ quindi facile imbattersi nelle
lamiere contorte e carbonizzate di carri armati e veicoli lanciamissili;
sparse nel deserto granate di artiglieria, elmetti dei soldati, tettucci di
auto e camion, mentre migliaia e migliaia di bossoli di mitragliatori
sbucano fra le sabbie. Partenza verso nord. Entriamo nella depressione
di Mourdi, un’immensa lingua di sabbia che divide l’Ennedi dai rilievi
degli Erdi, ricca di reperti neolitici molto raffinati, a testimonianza della
presenza di insediamenti continuativi e numerosi. Le pitture rupestri e i
resti sono veramente unici nel suo genere. L’ Eyo Demi, formazione
arenacea rossastra, ci segnala il villaggio di Demi, costituito da
pochissime palme e da povere abitazioni in terra. Questo nucleo
abitato, situato in un ambiente assolutamente selvaggio ed inospitale,
vive su l’esiguo commercio del “sale rosso cristallino”, ricavato da saline
a cielo aperto con un metodo di estrazione rudimentale, che viene poi
portato dalle carovane, soprattutto di Tebu Ounias, nelle oasi del sud e
scambiato con generi alimentari di prima sussistenza (miglio, sorgo).
Proseguimento con le saline di Teguedei rappresentano una delle
maggiori aree, di approvvigionamento del prezioso minerale, del paese.
Arriviamo infine a Ounianga. Il paesaggio è incredibile : laghi circondati
da palmeti che spuntano insospettati dalla sabbia, formazioni rocciose di
arenaria multicolore, dune gialle e arancioni che discendono fino
all’acqua. Il più affascinante e inaspettato paesaggio sahariano. I laghi
assumono colori che vanno dal blu al verde al rosso (a seconda del
plancton presente al loro interno). Nell’area risiedono numerosi Bideyat
e Ounias, popolazioni tipicamente nomadi.

GIORNI 12 – 13 – 14 -15
Ounianga – Oum Chalouba – Bahr El Ghazal – Ndjamena
Proseguiamo in direzione ovest in direzione Wadi Doum seguendo le
tracce verso i pozzi di Mouso in un ambiente praticamente privo di
insediamenti, con l’eccezione di qualche nomade arabo che vive
essenzialmente di pastorizia. Raggiungiamo il letto del Bahr El Ghazal,
antico emissario del Lago Chad. Questo con altri numerosi corsi d’acqua
temporanei sono testimonianza dell’antico aspetto dell’area.
Proseguimento per Massakory e infine arrivo a N’djamena. Day use in
hotel. ( per partenze con Ethiopian pernottamento in hotel)

GIORNO 16
N’djamena – Volo ( Italia)
Partenza e coincidenza per l’Italia con Turkish Airlines imbarco nelle
prime ore del mattino e arrivo in Italia il giorno stesso mentre con
Ethiopian Airlines imbarco verso ora di pranzo e pernottamento in Volo

GIORNO 17 (con Ethiopian airlines)
Volo – Italia
Arrivo in Italia e fine dei nostri servizi.

N.B. L’ITINERARIO PER MOTIVI ORGANIZZATIVI PUÒ ESSERE
EFFETTUATO IN SENSO INVERSO

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